Il saxofono è uno strumento musicale a fiato che si suona grazie ad una ancia semplice. E’ inserito nella famiglia dei legni poiché, nonostante il corpo dello strumento sia normalmente di metallo (spesso di ottone, motivo per cui viene talvolta impropriamente inserito tra gli ottoni), ha tra i suoi antenati il flauto ed il clarinetto da cui ha ereditato la struttura ma non il materiale. L’emissione del suono è provocata dalla vibrazione di un’ancia ricavata da canna comune. La lunghezza della colonna d’aria vibrante (e quindi l’altezza del suono prodotto) viene modificata attraverso dei fori sul corpo dello strumento che sono controllati da chiavi. Fu inventato nel 1841 dal belga Adolphe Sax, da cui ha preso il nome e venne brevettato a Parigi il 22 giugno del 1846. Ha avuto una grandissima e veloce espansione in moltissimi generi di musica grazie alle sue doti di espressività e duttilità.
In generale la famiglia dei sax è presente in quasi tutti i generi musicali moderni (rock, pop, jazz)
A causa della sua recente invenzione, nella musica classica il sassofono è un po’ penalizzato dalla limitata letteratura, ma è tuttavia presente, anche con ruoli di rilievo, nelle orchestre sinfoniche (si ricordi l’assolo per sax alto in Il Vecchio Castello dai Quadri di un’esposizione di Mussorgskij e il celebre solo del Bolero di Ravel che vede protagonista prima il sax tenore e poi il sax soprano). Esiste inoltre un crescente corpus di musica cameristica originale per sassofoni (spesso in quartetto) e di trascrizioni. Dotato di una voce potente e di grande proiezione di suono, il sassofono ha un vasto uso bandistico (ad esempio è molto impiegato nelle bande militari statunitensi): per questo motivo fu quasi subito presente nelle prime formazioni jazz, un genere musicale di cui è diventato il simbolo.
Esiste una vera famiglia di saxofoni dal più piccolo e acuto al più grande e grave:
Sax soprano in Sib, sax Contralto in miB, Sax tenore in Sib e sax baritono in Mi B