Un grande ritorno: il Corpo Bandistico G. Verdi di Ombriano – Crema e la Festa della Repubblica
Che gioia poter celebrare di nuovo per le vie cittadine la Festa della Repubblica. Prima il Corpo Bandistico G. Verdi di Ombriano – Crema ha accompagnato con i consueti inni e il “silenzio” la celebrazione in Piazza delle Rimembranze, poi in Piazza del Duomo dove il Sindaco Stefania Bonaldi e le autorità hanno reso ancora omaggio a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per salvaguardare quei valori che oggi ci permettono di vivere in pace e nella pace. Proprio questi valori hanno guidato le menti e i cuori dei nostri Padri Costituenti, i quali ci hanno consegnato una Costituzione tra le più belle al mondo, che è per tutti noi un dono preziosissimo non da conservare gelosamente in uno scrigno, ma – come ha ribadito nel suo discorso il Sindaco Bonaldi – da vivere giorno per giorno, soprattutto da parte dei giovani, perché gli articoli in essa contenuti sono una strada maestra di civiltà. Bellissime parole quelle che ci lascia il nostro Sindaco che si prepara a passare il testimone e, corretta come sempre, anche la sera, in apertura del Concerto della Repubblica presso il CremArena, non ha voluto salire sul palco ma ha rivolto ai presenti i suoi saluti dalla platea.
Dopo aver accompagnato le celebrazioni del mattino, il Corpo Bandistico, in collaborazione con il Comune di Crema, la sera ha offerto alla cittadinanza cremasca il tradizionale Concerto della Repubblica. Il bel tempo e la cornice splendida del CremArena hanno ridato tutto il suo fascino a questo concerto che mancava da due anni. La serata ci ha regalato tanta musica bella e ricca. Particolarmente apprezzate dal pubblico sono state le colonne sonore del Fantasma dell’opera di Webber, West side story di Bernstein nella prima parte. Nella seconda belle e piacevoli sono state la marcia The brigadier e i temi più celebri del musical Cats, infine il Mago di Oz e un Omaggio a Nino Rota con alcune tra le sue melodie più famose hanno concluso il concerto. La banda in tutto il suo splendore ha seguito con attenzione e concentrazione la bacchetta che anche in questo concerto era tra le mani di Roberta Patrini, che ha condotto egregiamente, con piglio e grande trasporto i suoi musicisti, ottenendo da loro un’eccellente prestazione.
Quando le luci si sono spente e la platea e il palco si sono svuotati, una calda e dolce notte ha avvolto l’arena e tutto era sereno e tranquillo. Che bella sensazione: dopo una tempesta durata due anni, tutto è meravigliosamente tornato com’era.